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Come comportarsi in caso di controllo dell’ASL in azienda?

Per qualsiasi imprenditore è fondamentale sapere come comportarsi in caso di controllo in azienda da parte delle autorità quali ASL, NAS etc. Sapere cosa fare e cosa dire o da chi eventualmente farsi assistere durante l'ispezione può fare spesso la differenza permettendo al Datore di lavoro di evitare pesanti sanzioni.

Quindi scopriamo chi verifica la sicurezza sul lavoro nelle aziende.

Chi svolge i controlli

I controlli ASL sono controlli ufficiali svolti da ispettori che lavorano per le Aziende Sanitarie Locali, oggi chiamate ATS (Agenzie di Tutela della Salute).

A differenza dei controlli NAS, volti alla repressione di frodi alimentari, come l’impiego di latte vaccino nella produzione di mozzarella di bufala oppure la mescita di olio extra vergine con olii di semi, i controlli ASL hanno uno scopo preventivo. Essi servono per verificare che le imprese abbiano messo in atto tutte le procedure necessarie per tutelare la salute dei consumatori.

Controlli sicurezza sul lavoro: a cosa servono

Questi controlli servono a prevenire eventuali rischi per la sicurezza alimentare dovuti alla carenza di igiene negli ambienti in cui vengono preparati e somministrati gli alimenti. Il sistema dei controlli ufficiali previsti dal Piano Nazionale Integrato (PNI) interessa l’intero apparato agroalimentare.

La tutela dei cittadini dai pericoli in ambito sanitario e dalle pratiche produttive sleali è garantita dall'ATS affiancata dagli organismi di controllo, che si occupano di effettuare i controlli ufficiali e di imporre eventuali sanzioni in caso di illeciti.

Tra gli organismi di controllo troviamo i Corpi di polizia:

  • Il Comando Carabinieri Tutela della Salute (NAS);
  • La Guardia Costiera;
  • Il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri;
  • La Guardia di finanza;
  • Il Corpo delle Capitanerie di porto.

Come avvengono i controlli?

L'attività di controllo e vigilanza prevede l'effettuazione di sopralluoghi e ispezioni negli ambienti di lavoro al fine di verificare e registrare la presenza di fattori di rischio per la salute dei dipendenti, accertare l'adozione delle precauzioni e cautele necessarie e promuovere l'attuazione di misure di prevenzione, in caso di carenze in campo igienico e di sicurezza sul lavoro.

Qualora vengano evidenziate violazioni della normativa sulla sicurezza sul lavoro, gli ispettori addetti al controllo hanno l'obbligo di sanzionare tali violazioni e imporre il ripristino delle condizioni di sicurezza e salubrità.

Cosa controllano ASL e NAS durante le ispezioni?

Mantenere la propria attività in conformità alla normativa permette di evitare il rischio di ricevere sanzioni da parte di ASL (in Lombardia ATS), NAS, Capitaneria di Porto ecc. Essere a norma, peraltro, significa anche offrire ai propri clienti un servizio migliore, tutelare la salute pubblica e rispettare quanto prevede la normativa regionale, statale e comunitaria.

Uno dei settori maggiormente interessati dai controlli dell'ASL è quello dei cantieri e quello dell'igiene alimentare (HACCP).

Cosa controlla l'Asl in cantiere?

Di seguito riportiamo la check-list che spesso abbiamo visto utilizzare dagli ispettori Asl in occasione di controlli svolti presso un cantiere edile. Logicamente l’elenco serve a dare un'idea ma non può essere certamente assunto come un riferimento ufficiale del modus operandi degli ispettori.

I documenti richiesti durante l'ispezione in cantiere

Elenco dei documenti:

  • organigramma aziendale con relative mansioni ed eventuali deleghe
  • Valutazione dei rischi ex art.4 c.2 D.Lgs 626/94 - art 17-28 D.Lgs 81/08
  • autocertificazione art. 29 c.5 D.Lgs 81/08
  • Valutazione del rischio rumore art. 190 D.Lgs 81/08
  • Valutazione del rischio vibrazioni art. 102 D.Lgs 81/08
  • Valutazione del rischio chimico art. 223 D.Lgs 81/08
  • Valutazione del rischio cancerogeno art 236 D.Lgs 81/08
  • Valutazione del rischio biologico art. 271 D.Lgs 81/08
  • Piano Operativo di Sicurezza art. 96 lett. g D.Lgs 81/08
  • Piano di Sicurezza e Coordinamento art. 100 D.Lgs 81/08
  • PIMUS (piano di uso, montaggio e smontaggio dei ponteggi) art. 134 all. XXIII D.Lgs 81/08
  • notifica preliminare art. 99 D.Lgs 81/08

Le nomine richieste:

  • Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ai sensi art. 17 lett. b D.Lgs 81/08
  • Addetti all’emergenza, al pronto soccorso, alla prevenzione incendi art. 18 e 1 lett. B D.Lgs 81/08
  • Medico Competente art. 18 c.l lett. a D.Lgs 81/08
  • Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza art. 47 c.2 D.Lgs 81/08
  • Certificato Prevenzione Incendi
  • Denuncia di installazione dispositivi di messa a terra e scariche atmosferiche ai sensi del D.P.R. 462/01
  • Autorizzazione in deroga art. 65 D.Lgs 81/08
  • Attestati di informazione/formazione/addestramento art. 36-37
  • Comunicazione degli infortuni (INAIL - IPSEMA) art. t 8 c. 1 lett. r.

I documenti richiesti durante l'ispezione nel settore alimentare

Ovviamente, i punti di maggiore interesse variano a seconda della tipologia di attività (azienda agricola, azienda alimentare, bar, ristorante, mensa, negozio di alimentari ecc.), ma gli aspetti comuni di queste attività sono i seguenti:

  • Presenza del manuale (HACCP) di autocontrollo aggiornato e correttamente compilato;
  • Formazione del personale tramite corsi HACCP (vengono fatte anche domande per verificare la reale formazione);
  • Pulizia dei locali ed ordine; 
  • Buona conservazione/lavorazione degli alimenti;
  • Assenza di roditori ed insetti;
  • Requisiti strutturali (superfici lavabili, spogliatoi, servizi igienici, grandezze/altezze, rapporti aero-illuminanti);
  • Corretta etichettatura degli alimenti e menù a norma;
  • Igiene e requisiti delle attrezzature di lavoro;
  • Requisiti documentali e di autorizzazione (SCIA, autorizzazioni varie, REC, manuale HACCP);
  • Presenza di analisi su alimenti e/o superfici;
  • Corretta gestione dei MOCA (Materiali ed Oggetti a Contatto con gli Alimenti).

Quanti controlli vengono effettuati?

Il volume di attività di controllo è stabilito a livello nazionale e modulato a livello regionale dalla Direzione Regionale Prevenzione e dal Comitato Regionale di Coordinamento. Il numero di aziende che saranno ispezionate “è calcolato nella misura del 5% delle posizioni assicurative INAIL che abbiano almeno un dipendente o equiparato”.

Come vengono scelte le aziende e i cantieri da controllare?

In conformità con le indicazioni di priorità del Comitato per l’Indirizzo (Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro), la scelta delle aziende avviene sulla base del rischio rilevato con criteri oggettivi e delle direttive regionali che individuano i settori produttivi a maggior rischio.

La selezione dei cantieri per i controlli avviene:

  • Sulla base di indicatori di possibile rischio rilevati da controlli preliminari effettuati dal committente ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs 81/08;
  • Sulla base di palesi violazioni alla normativa sulla sicurezza;
  • A campione, in base alla distribuzione delle attività sul territorio;
  • Su richiesta di cittadini, lavoratori o altri soggetti interessati. 

La selezione delle aziende per i controlli avviene:

  • Per esposto da parte di cittadini, lavoratori, Autorità Giudiziaria e altri Enti con funzioni di vigilanza;
  • Per il frequente verificarsi di infortuni, anche se non gravi;
  • Per il verificarsi di infortuni con modalità particolarmente pericolose (eventi sentinella);
  • Per infortuni ripetuti con le stesse modalità;
  • Per comparto produttivo (ad esempio il settore agricolo);
  • Per progetti finalizzati a prevenire alcuni rischi a danno grave o mortale (verifica di impianti elettrici e attrezzature, sorveglianza sanitaria ecc.);
  • A campione, anche su attività non particolarmente rischiose, in base alla distribuzione delle attività sul territorio e del numero di addetti.

Quali sono le modalità di intervento dello SPISAL?

Le ispezioni vengono effettuate dal personale SPISAL, che può avere diversi profili e competenze professionali (dirigenti, medici del lavoro, tecnici della prevenzione, infermieri, assistenti sanitari, ecc.). Ai sopralluoghi partecipa sempre anche almeno un Ufficiale di Polizia Giudiziaria (UPG).

Le aziende non devono assolutamente essere avvertite in anticipo del futuro controllo ispettivo. Questo può avvenire solo se la verifica interessa lavorazioni discontinue, per cui possono essere presi accordi per sopralluoghi successivi al primo accesso.

È inoltre richiesta la presenza del Datore di Lavoro o di un suo delegato, del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) e del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), se necessario per l'intervento. Tuttavia, anche in assenza di queste figure, gli ispettori procedono con il controllo, a patto che l'azienda fornisca successivamente la documentazione necessaria.

Quali sono i possibili esiti di un'ispezione?

Qualora NON vengano rilevate violazioni penali o amministrative NON saranno necessarie prescrizioni per il miglioramento delle cautele per la tutela della salute e sicurezza dei dipendenti. Il controllo sarà chiuso e il procedimento archiviato.

Se, pur in assenza di violazioni, emerge la necessità di migliorare le condizioni di salute e sicurezza, possono essere impartite delle disposizioni; in questo caso all'azienda sarà recapitato il successivo verbale di disposizioni con specifica delle cautele da adottare.

Sul verbale sono indicate anche le modalità per effettuare un eventuale ricorso, nel caso in cui l’azienda intendesse opporsi alla disposizione, e i tempi in cui presentarlo.

Se vengono riscontrate violazioni di natura amministrativa, l'impresa riceverà il verbale di accertamento dell’illecito amministrativo, in cui saranno riportati:

  • i tempi e i modi per la regolarizzazione,
  • gli adempimenti conseguenti
  • le indicazioni sulle modalità per effettuare eventuale ricorso in via amministrativa, se l’azienda intendesse opporsi.

Se l’azienda ottempera, dopo un nuovo sopralluogo di verifica, potrà essere concesso il pagamento delle sanzioni amministrative in misura minima e l'illecito sarà così estinto.

Se vengono riscontrate violazioni di natura penale, l’azienda riceverà il verbale di contravvenzione e prescrizione ai fini della depenalizzazione. Il verbale di prescrizione contiene le indicazioni riguardanti lo svolgimento delle procedure, i tempi e i modi di regolarizzazione. L’azienda ha la possibilità di richiedere proroghe dei tempi concessi per la regolarizzazione purché la domanda motivata e congrua da un punto di vista tecnico e non dovuto alla negligenza del contravventore.

Trascorso il termine, verrà effettuato il sopralluogo di verifica e, in caso di ottemperanza delle procedure prescritte, al contravventore sarà concesso il pagamento di una sanzione amministrativa in misura ridotta. Se l'azienda non ottempera nei modi e nei tempi indicati e non paga entro i termini, il procedimento penale riprende il suo corso. In caso contrario il reato viene estinto.

Come deve comportarsi il Datore di lavoro in caso di controllo dell'ASL in azienda?

Visto il recente intensificarsi dei sopralluoghi da parte degli organi di controllo, può essere utile dare alcuni suggerimenti su come comportarsi in caso di controllo dell'ASL in azienda:

  • Mostrarsi calmi e accoglienti. L'agitazione e il nervosismo sono inadeguati e possono insospettire e allarmare il personale dell'ASL. È opportuno quindi rimanere rilassati e neutrali, anche se manca qualcosa. In ogni caso verrebbe effettuata una richiesta formale dei documenti mancanti.
  • Tenere insieme tutti i documenti. L'insieme della documentazione obbligatoria deve trovarsi sul luogo di lavoro o dove diversamente concordato con il Medico Competente in fase di nomina (GMS Backup). Se la documentazione sanitaria deve essere conservata in azienda, è consigliabile scegliere un unico luogo di conservazione. Se invece la documentazione sanitaria viene conservata dal Medico Competente, il personale dell'ASL effettuerà una richiesta direttamente al Medico.
  • Individuare un referente aziendale. In caso di controllo, l'ASL può richiedere documenti e anche una visita in azienda. È quindi fondamentale che ci sia una figura preparata in caso di controlli. Un referente aziendale che conosca bene l'azienda (es. l'RLS), che sappia dove sia ubicata la documentazione sanitaria. Il referente aziendale deve saper assistere il personale dell'ASL ed eventualmente rispondere a domande circa le fasi di lavoro, attrezzature, etc..
  • Contattare immediatamente l'RSPP .
  • Esibire solo la documentazione richiesta. Quando il personale dell'ASL chiede al referente aziendale di visionare una specifica documentazione (DVR, Cartelle Sanitarie, Attestati di Formazione. Etc..) è meglio esibire SOLO quanto richiesto. E' bene quindi non comunicare se qualche documentazione non è presente o non è stata effettuata. In questo modo si evita che il personale dell'ASL effettui una sanzione per qualche documentazione che non intendeva visionare.
  • Tenere sempre i cancelli chiusi. Lasciare i cancelli pedonali o carrai dell'azienda aperti al pubblico consente all'ASL di poter entrare direttamente in azienda. Questo non darebbe il tempo al referente aziendale di avvisare il Datore di Lavoro e i lavoratori e di poter raccogliere tutte le informazioni e le documentazioni presenti in caso il personale dell'ASL volesse visionarli.
  • Informare tutto il personale. E' fondamentale che ogni lavoratore sappia che il personale dell'ASL è presente in azienda e potrebbe effettuare controlli di qualsiasi tipo. Ogni lavoratore deve quindi rispettare le disposizioni aziendali, indossare i dispositivi di protezione individuali (DPI) necessari. Si richiede pertanto che i lavoratori mantengano un atteggiamento adeguato alla situazione continuando a fare il proprio lavoro correttamente.
  • Non farsi trovare impreparati. Il fatto che l'ASL non abbia riscontrato mancanze non significa che non ci saranno ulteriori controlli. Alcune statistiche affermano che i controlli da parte dell'ASL si ripetono dove questi sono già stati effettuati.
  • Rispettare le tempistiche richieste. Se dal sopralluogo di controllo è emerso un verbale di accertamento, è obbligatorio rispettare le scadenze fissate dall'ASL. Solitamente il verbale prevede la produzione o modifica della documentazione da consegnare all'ASL.

Per info chiamaci allo 02.41.22.561


Scritto da Paolo Calderone 

https://www.linkedin.com/in/paolo-calderone/

Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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