
La sorveglianza sanitaria nei locali chiusi sotterranei o semisotterranei
La salute dei lavoratori deve essere sempre una priorità per qualsiasi azienda. L’ambiente in cui si svolgono le attività lavorative può influenzare il benessere delle persone, soprattutto quando si tratta di locali sotterranei o semisotterranei. Spazi come questi presentano caratteristiche particolari che richiedono attenzione specifica, sia dal punto di vista strutturale che da quello sanitario.
GMS Srl si occupa di medicina del lavoro e offre servizi di sorveglianza sanitaria per garantire che i lavoratori operino in condizioni sicure. Quando si utilizzano locali chiusi sotto il livello del suolo, è necessario adottare misure adeguate per prevenire problemi di salute.
Vediamo nel dettaglio quali sono le normative e le procedure da seguire per garantire un ambiente di lavoro salubre e in regola con la legge.
Normativa sull’utilizzo dei locali sotterranei e semisotterranei
In Italia, l’utilizzo di locali sotterranei o semisotterranei per scopi lavorativi è soggetto a restrizioni precise. In linea generale, la normativa vieta l’uso di questi spazi come ambienti di lavoro, salvo specifiche deroghe. L’obiettivo principale è prevenire rischi legati alla scarsa qualità dell’aria, all’umidità, alla mancanza di illuminazione naturale e alla possibile presenza di agenti nocivi.
Quando è possibile ottenere una deroga
L’impiego di locali sotto il livello del suolo è consentito solo se non vi sono emissioni di sostanze pericolose e se vengono rispettati i requisiti minimi previsti dall’Allegato IV del D.Lgs. 81/2008. Tra gli aspetti che devono essere garantiti ci sono:
Un sistema di aerazione adeguato
Un’illuminazione sufficiente per il tipo di attività svolta
Un microclima idoneo a evitare condizioni dannose per la salute
Se questi requisiti vengono rispettati, il datore di lavoro può avviare la procedura per ottenere l’autorizzazione all’uso di tali locali.
Prima di iniziare qualsiasi attività lavorativa in un locale sotterraneo o semisotterraneo, è obbligatorio comunicare l’intenzione all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL). La comunicazione deve essere inviata tramite posta elettronica certificata (PEC) e deve contenere una documentazione dettagliata che attesti il rispetto delle condizioni previste dalla legge.
Trascorsi 30 giorni dall’invio della comunicazione, i locali possono essere utilizzati, a meno che l’INL non richieda chiarimenti o integrazioni. Nel caso in cui l’ente riscontri irregolarità, può vietare l’utilizzo dello spazio fino a quando non vengano sanate le problematiche riscontrate.
Sorveglianza sanitaria nei locali sotterranei
Quest’anno, c’è una novità. Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, aggiornato dal Decreto Legislativo n. 135 del settembre 2024, ha introdotto modifiche significative in merito alla sicurezza sul lavoro, in particolare per i lavoratori nei locali sotterranei. È stato introdotto l'Allegato XLIII-bis, che stabilisce valori limite biologici obbligatori per agenti pericolosi, come il piombo, e nuove procedure di sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a sostanze tossiche.
Inoltre, sono stati aggiornati gli Allegati XXXVIII e XLIII riguardanti i valori limite di esposizione professionale, mentre l'Allegato XXXIX è stato abrogato. Tali modifiche sono in linea con la direttiva europea (UE) 2022/431, che mira a proteggere i lavoratori, in particolare quelli che operano in ambienti sotterranei, dai rischi derivanti da agenti cancerogeni e mutageni
La normativa vigente pone molta attenzione agli aspetti legati all’ambiente di lavoro, ma la sorveglianza sanitaria resta un elemento indispensabile per tutelare la salute dei lavoratori.
Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha il compito di garantire che i dipendenti operino in condizioni sicure e salubri. Anche se non esistono disposizioni aggiuntive specifiche per i locali sotterranei oltre a quelle generalmente applicabili ai luoghi di lavoro, è necessario assicurarsi che l’ambiente non comporti rischi per la salute.
La sorveglianza sanitaria, affidata a un medico competente, prevede controlli periodici per valutare lo stato di salute dei lavoratori esposti a potenziali rischi.
Un aspetto da non sottovalutare è la possibile presenza di gas Radon, un elemento radioattivo naturale che può accumularsi negli ambienti chiusi sotterranei. Sebbene la normativa non introduca misure specifiche obbligatorie, il controllo delle concentrazioni di questo gas rientra nelle valutazioni generali della sicurezza ambientale. L’eventuale rilevamento di valori superiori ai limiti consigliati richiede l’adozione di misure per ridurre la concentrazione, come sistemi di ventilazione forzata o barriere specifiche.
Per garantire un ambiente di lavoro idoneo, devono essere rispettate precise disposizioni in merito all’aerazione e all’illuminazione.
I locali sotterranei non dispongono quasi mai di finestre apribili. Per questo motivo, se l’aerazione naturale non è sufficiente, è necessario installare un impianto di ventilazione meccanica che garantisca un ricambio d’aria efficace.
La mancanza di luce naturale obbliga a prevedere un’illuminazione artificiale adatta alle lavorazioni svolte. Il livello di luminosità deve essere sufficiente a evitare affaticamento visivo e garantire una visibilità ottimale, soprattutto nelle vie di fuga, dove devono essere assicurati almeno 10 lux.
Operare in ambienti non adeguati può esporre i lavoratori a diversi problemi di salute, come patologie respiratorie, stress termico o affaticamento visivo. La mancata ventilazione può favorire la concentrazione di agenti nocivi, aumentando il rischio di malattie professionali.
Come effettuare una sorveglianza sanitaria efficace
Per ridurre al minimo i rischi e garantire ambienti di lavoro sicuri, è necessario affidarsi a una sorveglianza sanitaria strutturata.
Un medico competente è la figura professionale incaricata di valutare la salute dei lavoratori e monitorare eventuali effetti derivanti dall’esposizione a condizioni particolari. I controlli periodici permettono di identificare precocemente eventuali problemi e adottare misure correttive.
A seconda delle caratteristiche del locale e del tipo di attività svolta, possono essere richiesti esami specifici per monitorare lo stato di salute dei lavoratori. Analisi dell’aria, test audiometrici o valutazioni del sistema respiratorio sono alcuni degli strumenti utilizzati per garantire la sicurezza.
Conclusione
La sorveglianza sanitaria nei locali sotterranei e semisotterranei è un aspetto che non può essere trascurato. Oltre a rispettare la normativa vigente, è necessario adottare misure preventive per proteggere la salute dei lavoratori. Affidarsi a professionisti del settore, come noi di GMS Srl, permette di gestire al meglio la sicurezza sul lavoro e assicurare ambienti idonei alle attività produttive.
Un monitoraggio costante, unito a controlli regolari, consente di lavorare in sicurezza e nel rispetto delle normative. Contattaci per saperne di più.
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