Le 8 cose da sapere sul documento di valutazione dei rischi (DVR)
1) Cos'è il DVR
Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è un documento che contiene rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. E’ obbligatorio per tutte le aziende con almeno un dipendente e si riferisce al decreto sulla sicurezza sul lavoro D.Lgs. 81/2008 (si parla, infatti, di dvr 81 08), che stabilisce anche numerose e pesanti sanzioni per chi non rispetta quest’obbligo. Il datore di lavoro ha l’obbligo di elaborare il DVR entro 90 giorni dall’inizio dell’attività dell’impresa.
2) Cosa deve contenere
Per la redazione del DVR è necessario procedere alla valutazione dei rischi presenti nel luogo di lavoro e che potrebbero essere causa di infortuni per i lavoratori. La valutazione deve comprendere tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli esposti a rischi particolari.
3) Costo del DVR
Il prezzo del DVR dipende da diversi fattori quali le dimensioni dell'azienda, il numero delle attrezzature e dei lavoratori impiegati e il tempo da investirsi nella raccolta ed elaborazione di tutte le informazioni, come indicato in una delle pagine del nostro sito.
Vuoi approfondire? leggi questo articolo Quanto costa il DVR.
4) Quando aggiornare il DVR
Il Documento di Valutazione dei Rischi deve essere aggiornato entro 30 giorni se:
- Viene fatta richiesta di benefici nel caso di particolari assunzioni.
- Vengono introdotte modifiche all’organizzazione del lavoro importanti ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori.
- Sussistono evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione.
- Si verificano infortuni significativi.
5) Quali sono le procedure standardizzate
Le aziende possono fare ricorso alle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi in alcuni casi previsti dalla normativa. In particolare sono costretti ad utilizzare le procedure standardizzate le aziende fino a 10 lavoratori. Possono utilizzare le procedure standardizzate le aziende fino a 50 lavoratori ad esclusione di aziende industriali a rischio elevato.
6) Sanzioni legate alla mancata o incompleta redazione del DVR
Nel caso in cui il datore di lavoro non rispetti una o più delle norme fissate per la redazione del documento valutazione dei rischi le sanzioni previste possono essere amministrative o penali:
- Per la mancata redazione del dvr sicurezza sul lavoro è possibile incorrere in un arresto dai 3 ai 6 mesi, oppure dai 4 agli 8 mesi qualora questa violazione riguardi aziende con un numero di lavoratori superiore a 200, industrie estrattive con più di 50 lavoratori o aziende di fabbricazione e deposito esplosivi, polveri e munizioni, strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori, centrali termoelettriche, aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi biologici, cantieri temporanei o mobili a cui partecipino più imprese e per i quali ci sia un’entità presunta di lavoro non inferiore a 200 uomini-giorno. Altra sanzione possibile consiste in un'ammenda da 2500 a 6400 euro
- Per la redazione incompleta del dvr è prevista un'ammenda da 2000 a 4000 euro.
- All'omissione dei dati sulla valutazione dei rischi e sulle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici segue un'ammenda da 1000 a 2000 euro.
7) Dove conservare il DVR
Il documento deve essere conservato in azienda, è accettato sia in modalità cartacea sia in formato digitale e deve contenere le firme del Datore di Lavoro, del Responsabile del Servizio di Prevenzione, del Medico Competente dove presente e del Rappresentante dei lavoratori per presa visione così da attestarne la data certa.
8) Come va trasmesso il DVR
Il documento di valutazione rischi deve obbligatoriamente essere trasmesso all'RLS, che si occupa di fornire valutazioni con valore consulenziale sulla redazione e sulle misure di perevenzione e valutazione del rischio da allegarsi al documento al fine di mettere a verbale la partecipazione dei lavoratori alla stesura dello stesso documento.
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