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Rischio scivolamento in piano: cosa c'è da sapere

La maggior parte dei luoghi di lavoro è a rischio di caduta su superfici piane, poiché esiste sempre la possibilità che lavoratori o visitatori scivolino e cadano. Le cadute sul posto di lavoro su pavimenti artificiali sono la terza causa di infortuni e possono comportare assenze per più di un mese, con un costo per la produttività e l'economia di un'azienda.

Il 15% delle segnalazioni di incidenti inviate all'INAIL è dovuto a cadute in piano e più della metà ha riguardato assenteismo per più di 3 giorni, soprattutto nelle piccole e medie imprese. Questo rischio può essere ragionevolmente mitigato solo con un'attenta valutazione del rischio e con interventi per migliorare le condizioni dell'ambiente di lavoro.

Global Medical Service da più di vent'anni affianca le aziende nelle procedure di valutazione dei rischi, tra cui il rischio di caduta in piano, nella formazione di lavoratori e dirigenti, con corsi sulla sicurezza sul lavoro a Milano e Melzo, e servizi di medicina del lavoro.

Prosegui nella lettura per scoprire di più sul rischio di caduta in piano e non esitare a contattarci per usufruire di uno dei nostri servizi.

 

rischio scivolamento

 

Caratteristiche del rischio caduta in piano o scivolamento

Il rischio caduta in piano o scivolamento rientra tra quelli che la normativa vigente indica come rischi trasversali. Si tratta di un rischio presente in tutti i luoghi di lavoro che interessa sia i lavoratori che i dirigenti ma anche i visitatori.

Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, Decreto Legge 81/08, indica i pavimenti scivolosi come un fattore di rischio: in particolare, riferisce che tra gli obblighi del datore di lavoro, oltre ovviamente a quello di procedere con una corretta valutazione dei rischi, vi è anche quello di assicurarsi che i pavimenti siano fissi, stabili e antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi.

I datori di lavoro devono prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio. Infatti, come abbiamo già avuto modo di anticipare, la scivolosità dei pavimenti non interessa solo i lavoratori interni all'azienda, ma anche i visitatori.

 

Valutare il rischio di caduta in piano: altre normative di riferimento

Il rischio legato agli infortuni dovuti a scivolamento o caduta in piano è ampiamente trattato nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 303 del 1956, ma anche d.lgs. n. 626 del 1994 e, in particolare, nel volume Valutare il rischio di caduta in piano fornito dal progetto RAS, ricercare e applicare la sicurezza promosso da INAIL Direzione Regionale Campania e dall'Università degli studi di Napoli Federico II.

Questa guida essenziale per qualsiasi datore di lavoro consente di valutare il rischio di cadute in piano prendendo in considerazione alcuni parametri, che indicano lo stato della pavimentazione.

Tra questi, il datore di lavoro deve prestare attenzione a:

  • stato della pavimentazione, quindi delle condizioni del rivestimento, della finitura, degli strati disposti sotto il rivestimento che sono quelli che mantengono solido il pavimento;

  • antisdrucciolevolezza, basando la valutazione della stessa secondo la normativa DM n. 236/89, che prevede l’impiego del metodo BCRA per la misura del coefficiente d’attrito delle superfici calpestabili. Esistono tutta una serie di metodi per calcolare il coefficiente di attrito, come il metodo del pendolo, la presa dovuta alla rugosità superficiale (Rz), mediante un dispositivo chiamato Tortus, Ramp Test e Brungraber Mark II (BM II);

  • presenza di sostanze liquide, grasse o oleose sulla pavimentazione, dovute a lavorazioni all'interno dell' ambiente di lavoro;

  • usura dei piani di calpestio, quindi buche, terreno dissestato...

  • protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi;

  • condizioni ambientali che possono favorire lo scivolamento o le cadute in piano, come la scarsa illuminazione, un eccesso di umidità, rumori improvvisi...

  • presenza di ostacoli che potrebbero causare scivolamento, inciampo o caduta, come tappeti, cavi, dossi ecc.

  • fattori umani, ovvero la presenza di persone anziane, fragili, con una vista poco performante che sono i soggetti più in pericolo di scivolamento o caduta.

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Le misure di sicurezza contro i rischi da caduta

I motivi che possono portare un lavoratore a cadere sono, come abbiamo visto, di diversi tipi: connessi alle caratteristiche delle pavimentazioni, all'ambiente in cui si lavora, a fattori umani e allo spazio architettonico.

Per eseguire un ottimo servizio di prevenzione e garantire la sicurezza dei lavoratori, il titolare dell'azienda deve adottare una serie di misure:

  • innanzitutto, deve fare in modo che la pavimentazione sia perlopiù pianeggiante, senza ostacoli, buche o altri elementi che possono causare l'inciampo;

  • le zone pericolose devono essere segnalate da appositi cartelli;

  • i lavoratori più esposti dovrebbero indossare dispositivi di protezione individuale

  • devono essere rimossi ostacoli che possono causare inciampo

  • bisogna evitare ingombri di oggetti o persone nelle zone più pericolose

  • è bene adottare strumenti e macchinari per evitare che i lavoratori facciano sforzi eccessivi in determinare zone dell'azienda che possono presentare salite o discese.

 

Conclusioni

Anche se spesso si pensa che gli infortuni da scivolamento o inciampo siano dovuti alla distrazione dell'operatore, la realtà ci suggerisce che il più delle volte è colpa dello stato della pavimentazione, delle condizioni lavorative e della presenza di sostanze od ostacoli sul percorso.

La valutazione dei pericoli legati alla caduta deve essere effettuata con molta attenzione, in quanto può accadere in qualsiasi posto di lavoro che un lavoratore scivoli, cada o inciampi, subendo un infortunio da non sottovalutare che potrebbe costringerlo ad allontanarsi dal posto di lavoro anche per un lungo periodo di tempo.

Chiaramente, un'evenienza simile non solo è disagevole per il lavoratore stesso, ma anche per l'azienda che deve sostenere i costi legati all'assenza.

Per questo, noi di Global Medical Service ci poniamo al fianco delle aziende per garantire la massima sicurezza dei dipendenti e consentire alle attività di rendersi più produttive, performanti e concorrenziali.

Offriamo ai nostri clienti servizi di medicina del lavoro, formazione per dipendenti a Milano e Melzo e anche le linee guida per la compilazione del documento di valutazione dei rischi, per risultare sempre a norma di legge.

Continua a seguire il nostro blog per maggiori informazioni in materia di sicurezza sul lavoro, oppure contattaci per ottenere un preventivo senza impegno circa i nostri servizi.


Scritto da Paolo Calderone 

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Paolo Calderone

Professionista con più di 25 anni di esperienza maturati nell’ambito della gestione dei servizi di medicina, formazione e sicurezza sul lavoro, fornisce consulenza alle Aziende che desiderano tutelarsi da tutte le sanzioni in cui si potrebbe incorrere a causa del vasto quadro normativo concernente la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08). Docente dei corsi di formazione per le figure professionali previste dal D.lvo 81/08.


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