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Elettrocardiogramma per lavoratori: cos’è e come funziona

 

L’elettrocardiogramma, abbreviato ECG, è uno degli esami strumentali obbligatori richiesti sul posto di lavoro. Infatti, si tratta di una visita veloce, indolore e non invasiva che consente di individuare eventuali disturbi al cuore.

In questo modo, è possibile comprendere se un lavoratore sia idoneo a svolgere la sua mansione o se necessiti di un cambio di attività.

Se per la tua azienda servisse un elettrocardiogramma per lavoratori a Milano e a Melzo, non esitare a contattarci per prenotare le visite.

 

ECG

 

Importanza ECG

Molte patologie cardiache sono “silenti”, ovvero non danno sintomi. Tuttavia, purtroppo, si verificano infortuni sul lavoro, spesso fatali, come infarti miocardici o malori che possono compromettere la salute del dipendente o anche ucciderlo.

Ecco perché è bene effettuare gli esami strumentali periodicamente, così da individuare in anticipo dei segnali dell’insorgenza di patologie cardiache. Spesso queste possono essere peggiorate dalle condizioni lavorative ed è quindi bene intervenire preventivamente per evitare infortuni o la perdita di un dipendente.

L’elettrocardiogramma è dunque uno degli esami fondamentali per monitorare la salute del lavoratore e svolgere così la corretta sorveglianza sanitaria.

 

Come funziona l’elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma per lavoratori è richiesto dal medico competente e può essere svolto sia presso la sede lavorativa (sempre se in possesso di un locale infermeria), che presso gli ambulatori di GMS

L’ECG consiste nell’applicazione di alcuni elettrodi sulla zona cardiaca e sugli arti. A questo punto, esistono due tipi di elettrocardiogramma, quello a riposo e quello sotto sforzo. Non è difficile immaginare la differenza tra i due esami: entrambi sono finalizzati alla registrazione dell’attività cardiaca, solo che il primo si effettua con il paziente in posizione supina e a torace scoperto, mentre il secondo durante lo svolgimento di un esercizio fisico di una certa intensità.

Vi è poi una terza modalità, chiamata holter, che consente di raccogliere informazioni sull’attività cardiaca mentre il paziente svolge le sue attività quotidiane. L’esame non è per niente invasivo, solo è richiesta un po’ di attenzione: il dipendente non deve far altro che indossare per 24 ore gli elettrodi e segnare su un diario le attività svolte e a che ora, in modo che poi i medici possano comprendere come si comporta il cuore a fronte di sforzi diversi.

Possono così essere individuate aritmie o altre patologie cardiache. L’elettrocardiogramma è semplice da svolgere e non ha effetti collaterali. Per questo, si effettua anche su bambini, giovani e anziani.

 

Quando effettuare l’elettrocardiogramma in azienda?

Non vi sono indicazioni precise sulla periodicità delle visite aziendali. Tuttavia, ci sono degli eventi che richiedono la richiesta di una visita specialistica da parte del medico competente:

  • quando comincia il rapporto di lavoro

  • a seguito di una lunga assenza del dipendente

  • sulla richiesta di quest’ultimo

  • in caso di cambio di mansione o introduzione di nuove procedure e macchinari

  • periodicamente per la corretta sorveglianza sanitaria

Il medico competente, tuttavia, in base alle condizioni di salute del dipendente e a quelle dell’ambiente in cui opera, può richiedere un elettrocardiogramma più o meno spesso. Di solito sono sufficienti delle visite mirate ogni cinque anni, ma in caso di patologie o età avanzata del dipendente è possibile che vengano richieste anche ogni due.

 

Il referto dell’elettrocardiogramma

Il referto dell’ecg è raccolto in un grafico che tiene conto di alcuni parametri: ossia onde, tratti e intervalli. In particolare, si prendono in considerazione le onde P, attivazione/depolarizzazione degli atri, il tratto PQ, il tempo che trascorre da quando si attivano gli atri fino a quando si attivano i ventricoli, il complesso QRS, ovvero la depolarizzazione dei ventricoli, il tratto ST, che aiuta a rilevare problemi ischemici, e, infine, l’onda T, la ripolarizzazione dei ventricoli.

Il medico competente ha l’obbligo di far conoscere al lavoratore e al datore di lavoro i risultati dell’esame, in modo che quest’ultimo possa decidere di spostarlo a un’altra mansione, qualora sia reputato non idoneo a quella attuale.

Questo intervento potrebbe davvero salvare la vita a un lavoratore e preservare così le sue condizioni di salute.


Se la tua azienda necessita di un elettrocardiogramma per lavoratori a Milano o a Melzo, non esitare a contattarci per maggiori informazioni o per prenotare una visita. Da anni in GMS ci occupiamo della salute dei dipendenti, della formazione di dirigenti e lavoratori, ma soprattutto della sicurezza sul posto di lavoro.

 

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